DOMANDE pg 124-125

 FILOSOFIA

pg 124-125

Denise Florian 3S


1. B

-perché interpretava tale capacità come la volontà di sostenere qualsiasi ingiustizia o iniquità.


2. C

-perché il secondo Protagora non si possono stabilire i valori assoluti, perché bisogna ricordarsi che ogni affermazione è relativa al contesto in cui viene detta.


3. A

-secondo il sofista il discorso nella vita è tutto.


4. 

-non esiste una realtà uguale a tutti, infatti ogni individuo la vede a modo suo.

-ogni individuo giudica la realtà basandosi alle proprie esperienze e alla mentalità della società in cui vive.


5. Lo scetticismo metafisico consiste nell'affermazione per cui non esiste nulla di oggettivo. 

Inoltre secondo Gorgia è impossibile concettualizzare l’essere. e quindi comunicarlo agli altri.


6. L'arte della retorica con la seconda generazione dei sofisti viene concepita come un metodo di persuasione delle persone mediante un linguaggio chiaro e convincente.


7. Per i sofisti l'educazione dei giovani mirava soprattutto a dare loro la capacità di vivere in società e di partecipare ai dibattiti pubblici e di assumere decisioni. I sofisti educavano quindi i giovani all'arte politica in modo che avessero una conoscenza tale da poter governare la società


8.

1. per decisione dei genitori autoritari

2. sotto la pressione di una violenza psicologica e un ricatto 

3. per motivi economici e sociali

4. perché innamorata


9. B

-perché sa di non sapere


10. C

-infatti Socrate dice che per essere virtuosi bisogna riflettere e ragionare sulle proprie azioni, comportandosi di conseguenza in modo moderato e razionale.


11. A

-secondo Socrate la cura dell'anima consiste proprio nella filosofia vera e propria, essendo molto importante il dialogo interpersonale e la conoscenza di se stessi.


12.  (?)

La differenza fra Socrate e i filosofi ionici risiede nel diverso concetto di psiche che per i pre-socratici rappresentava l'ultimo respiro emesso dal morente mentre per Socrate la psiche diventa l'anima cioè la vita interiore dell’uomo.


13.

I due momenti di cui si compone il metodo del dialogo di Socrate sono l’ironia e la maieutica.

L'ironia si tratta di quando Socrate si trova nei panni del provocatore facendo finta di non sapere nulla ponendo delle domande, facendo in modo che la persona si renda conto della sua ignoranza.

Per quanto riguarda la maieutica, Socrate si riferisce al lavoro che faceva sua madre, ovvero l’ostetrica. Egli associa il lavoro dell'ostetrica all'atto di far “partorire delle idee” agli altri.


14. 

affinità: entrambi non si concentrano sulle ricerche naturalistiche, ma si concentrano soprattutto sull’uomo. Entrambi inoltre non usano più un linguaggio rappresentato da versi o poesie, ma è aperto alla comunicazione con un vasto gruppo.

differenze: I sofisti al contrario di Socrate, articolavano dei lunghi discorsi. I sofisti si ritenevano i detentori del sapere, Dove poi Socrate affermava che loro parlavano di tutto senza avere una conoscenza approfondita di qualcosa di vero e proprio.

La differenza più grande è sicuramente lo scopo educativo: per i sofisti era importante insegnare la retorica, mentre per Socrate era risvegliare nell'animo di ognuno il valore del bene, del giusto e della virtù.


15.

Secondo Socrate chi conosce il bene non può commettere il male, un’azione giusta è frutto sempre di una giusta conoscenza, mentre un'azione immorale deriva da errore o ignoranza. Il giusto comportamento deriva quindi dalla conoscenza e la conoscenza deriva per Socrate da una continua ricerca e riflessione su ciò che è giusto fare per sé e per la comunità. La filosofia in questo caso per Socrate diventa quindi uno lo stile di vita da seguire tutti i giorni.


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