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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

DOMANDE pag. 136-138-143

  FILOSOFIA domande pagina 136 Platone È stato spinto a intraprendere la seconda navigazione, perché lo ha portato alla scoperta della vera causa delle cose. Egli di essere partito da alcuni problemi di fondo e di aver cercato di risolverli seguendo le indagini condotte dai filosofi naturalisti. 2. L'idea per Platone ha un significato del tutto diverso da quello che attribuiamo noi oggi con il termine “idea”: infatti se per noi è una rappresentazione mentale di un oggetto, per Platone l'idea è un oggetto. 3. Per spiegare le relazioni che intercorrono tra il mondo sensibile il mondo intelligente Platone introduce la figura del demiurgo (ovvero un divino artefice e plasmatore). 4./ domande pagina 138 Le due grandi tipologie a cui vengono ricondotte le idee sono le Idee valori e idee matematiche. Per idee valori s'intende gli aspetti etici, estetici, politici e la giustizia). Invece per idee matematiche si intende aritmetica e geometria. 2. Il termine parr

DOMANDE pagina 131

  FILOSOFIA domande pagina 131 Denise Florian 3S 1. Secondo Platone esistono criteri di verità universali e immutabili, cioè validi per tutti indipendenti dalle esperienze sensibili e dalle circostanze e questi criteri sono le idee. 2. Sì e si tratta della conoscenza razionale che rispecchia il mondo immutabile e perfetto delle idee e comprende due livelli: la ragione scientifica e l'intelligenza filosofica. 3. Il bene per Platone è un ideale di perfezione che l'uomo deve perseguire sia a livello individuale che sul piano sociale. L'uomo deve perseguire quattro virtù fondamentali: la saggezza, la forza d'animo, la temperanza e la giustizia. 4. Sì, per Platone la conoscenza del bene è non solo sufficiente ma anzi indispensabile per la realizzazione di una società giusta perché fa parte del suo progetto educativo.  Essa porta proprio all'aspirazione del Bene come criterio fondante di ogni società. 5. Secondo Platone l'origine dell'ordine presente

DOMANDE pg 124-125

  FILOSOFIA pg 124-125 Denise Florian 3S 1. B -perché interpretava tale capacità come la volontà di sostenere qualsiasi ingiustizia o iniquità. 2. C -perché il secondo Protagora non si possono stabilire i valori assoluti, perché bisogna ricordarsi che ogni affermazione è relativa al contesto in cui viene detta. 3. A -secondo il sofista il discorso nella vita è tutto. 4.  -non esiste una realtà uguale a tutti, infatti ogni individuo la vede a modo suo. -ogni individuo giudica la realtà basandosi alle proprie esperienze e alla mentalità della società in cui vive. 5. Lo scetticismo metafisico consiste nell'affermazione per cui non esiste nulla di oggettivo.  Inoltre secondo Gorgia è impossibile concettualizzare l’essere. e quindi comunicarlo agli altri. 6. L'arte della retorica con la seconda generazione dei sofisti viene concepita come un metodo di persuasione delle persone mediante un linguaggio chiaro e convincente. 7. Per i sofisti l'educazione dei

IL SIMPOSIO DI EROS

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  Il simposio di Eros è un celebre dialogo di Platone, in cui gli invitati elogiano e tentano di descrivere la natura di Eros. La natura di Eros è di essere amante della bellezza e la sua funzione è di fare da tramite fra la dimensione terrena e quella sovrasensibile. Essendo appunto un grande demone in grado di mettere in comunicazione gli uomini e le divinità. Per quanto riguarda i genitori un mito dice che Eros sia figlio di Poro e Penìa. Poro—rappresenta—> l'intraprendenza e l’avventura Penìa—rappresenta—> povertà, indigenza e bisogno

SOCRATE

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Socrate nasce tra il 470 e il 469 a.C. e muore nel 399 a.C. Non lasciò alcuno scritto del suo pensiero, poiché riteneva la conoscenza un divenire continuo e preferiva il contatto diretto con le persone. Era inoltre convinto che fossero il linguaggio e il dialogo a portare alla crescita dell’individuo. Ciò che conosciamo di lui, ci è stato quindi trasmesso attraverso testimonianze indirette dai suoi discepoli, in particolare da Platone e Aristotele, ma anche Aristofane e Senofonte. Aristofane scrive “Le nuvole”, in cui prende in giro Socrate, utilizzandolo come capro espiatorio caricato di tutti gli aspetti “negativi” della scena culturale del momento, come ad esempio l’essere disoccupato e nullafacente. Una scena della commedia prefigura inoltre il dramma della sua condanna a morte da parte del tribunale di Atene. Venne condannato dai democratici, allora al potere di un sistema politico fragile e vacillante, che avvertivano come minaccia le istanze critiche di un personaggio influ